POMERO
2007-02-12 10:23:00 UTC
Bancomat e Carte di credito clonate: illeciti a Bologna,
Arezzo e Verona
Come ogni "buona" settimana che si rispetti anche quella
appena trascorsa ha fatto registrare una serie di illeciti
legati alla clonazione di bancomat e carte di credito sempre
più un attività redditizia perpetrata da cittadini dell'est
europeo.
Come i due rumeni di 24 e 25 anni arrestati ad Arezzo in
possesso di 12 carte di credito clonate, a prima vista nulla
di strano, se non fosse per quello che gli agenti della
polizia di stato hanno ritrovato nella loro auto al momento
dell'arresto: un intero kit, dalla parte elettronica alla
struttura, per costruire un finto bancomat. Dove le
malcapitate vittime invece di prelevare il denaro necessario
avrebbero invece fornito il proprio pin e carta bancomat
utilizzata poi per acquisti sfrenati e non solo.
Decisamente migliore la situazione nella periferia Bologna
presso una filiale del Monte dei Paschi di Siena, dove la
truffa se pur iniziata non ha potuto avere seguito, grazie
all'attenzione di un direttore di banca di un'altra filiale
dello stesso istituto, il quale ha scoperto un apposito
frontalino applicato al vero sportello bancomat.
Dietro al quale i truffatori avevano applicato un
microcamera per registrare il codice pin digitato dall'
ignaro utente, insieme ad un lettore di carte magnetiche,
necessario per registrare i dati contenuti nella carta
bancomat. I quali sarebbero stati successivamente utilizzati
dai malviventi per generare carte clonate.
Intanto a Verona 5 cinesi sono stati arrestati dopo aver
speso durante la scorsa settimana 30mila euro utilizzando
ben 58 carte di credito. I militari dell'arma hanno trovato
in loro possesso 300 codici clonati, 9 passaporti falsi, 5
mila euro in contanti, insieme alla piantine di Padova,
Genova, Milano e Venezia. Il gruppo atterrato nel capoluogo
lombardo la scorsa settimana, spediva la merce acquistata
illegalmente ogni 2 giorni ad Hong Kong.
Fonte: Anti-Phishing Italia - www.anti-phishing.it
Arezzo e Verona
Come ogni "buona" settimana che si rispetti anche quella
appena trascorsa ha fatto registrare una serie di illeciti
legati alla clonazione di bancomat e carte di credito sempre
più un attività redditizia perpetrata da cittadini dell'est
europeo.
Come i due rumeni di 24 e 25 anni arrestati ad Arezzo in
possesso di 12 carte di credito clonate, a prima vista nulla
di strano, se non fosse per quello che gli agenti della
polizia di stato hanno ritrovato nella loro auto al momento
dell'arresto: un intero kit, dalla parte elettronica alla
struttura, per costruire un finto bancomat. Dove le
malcapitate vittime invece di prelevare il denaro necessario
avrebbero invece fornito il proprio pin e carta bancomat
utilizzata poi per acquisti sfrenati e non solo.
Decisamente migliore la situazione nella periferia Bologna
presso una filiale del Monte dei Paschi di Siena, dove la
truffa se pur iniziata non ha potuto avere seguito, grazie
all'attenzione di un direttore di banca di un'altra filiale
dello stesso istituto, il quale ha scoperto un apposito
frontalino applicato al vero sportello bancomat.
Dietro al quale i truffatori avevano applicato un
microcamera per registrare il codice pin digitato dall'
ignaro utente, insieme ad un lettore di carte magnetiche,
necessario per registrare i dati contenuti nella carta
bancomat. I quali sarebbero stati successivamente utilizzati
dai malviventi per generare carte clonate.
Intanto a Verona 5 cinesi sono stati arrestati dopo aver
speso durante la scorsa settimana 30mila euro utilizzando
ben 58 carte di credito. I militari dell'arma hanno trovato
in loro possesso 300 codici clonati, 9 passaporti falsi, 5
mila euro in contanti, insieme alla piantine di Padova,
Genova, Milano e Venezia. Il gruppo atterrato nel capoluogo
lombardo la scorsa settimana, spediva la merce acquistata
illegalmente ogni 2 giorni ad Hong Kong.
Fonte: Anti-Phishing Italia - www.anti-phishing.it